Alcol e leggi
Il tema dell'alcol ha avuto un'ampia rispondenza sul piano legislativo nazionale.
La prima disposizione, che tutela i lavoratori dai rischi connessi all'attività lavorativa, stabilisce il divieto di somministrare bevande alcoliche all'interno delle aziende, ad eccezione di modiche quantità nelle mense durante l'ora dei pasti (l’art. 42 del DPR n. 303 del 19 marzo 1956)
Le successive leggi prevedono che i datori di lavoro applichino tutte le misure necessarie per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro ed allo stesso tempo impongono, sia al datore di lavoro che ad ogni lavoratore, di vigilare affinchè, a causa del consumo di alcolici, non si generino situazioni di grave rischio per l'incolumità propria ed altrui.
Altra disposizione fondamentale è la legge quadro n. 125 del 2001, all'articolo 13, che elenca alcune disposizioni in materia di pubblicità delle bevande alcoliche. La legge prevede che le emittenti radiotelevisive e le agenzie pubblicitarie, insieme ai rappresentanti delle aziende produttrici, elaborino un codice di autoregolamentazione sulle modalità e i contenuti dei messaggi pubblicitari sulle bevande alcoliche.
Stabilisce delle limitazioni per proteggere i minori dalla pubblicità di bevande alcoliche (divieto di pubblicizzare tali bevande sia all'interno di programmi radiotelevisivi rivolti ai minori, sia nei15 minuti precedenti e successivi alla loro trasmissione, e comunque non all'interno della fascia oraria dalle 16.00 alle 19.00; divieto di pubblicità nei luoghi frequentati prevalentemente da minori, sulla stampa destinata ai minori e nelle sale cinematografiche durante la proiezione di film rivolti prevalentemente a questa categoria).
Gli altri importanti aspetti della L. 125 sono i seguenti:
- Favorisce l’accesso delle persone che abusano di alcol e dei loro familiari a trattamenti socio-sanitari adeguati;
- Promuove l’educazione alla salute in campo alcologico;
- Promuove la formazione di personale sanitario preposto ad occuparsi di problematiche alcol correlate; fissa il limite massimo di concentrazione alcolica, per porsi alla guida senza incorrere in sanzioni, a 0,5 g/l.
INTRODUZIONE DELL'ETILOMETRO
La prima legge italiana che permette l’uso dell’etilometro è il decreto legge n. 285 del 30 aprile 1992.
L’etilometro è lo strumento che consente di misurare la concentrazione di alcol nel sangue, grazie all’analisi dell’aria espirata dai polmoni, attraverso la quale l’alcol inizia ad essere eliminato; la quota di alcol che si riscontra nell’aria espirata, essendo direttamente proporzionale alla percentuale di alcol presente nel sangue, fornisce la valutazione precisa del tasso alcolico.